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Sentieri d'eternità - Simone Poma


Il titolo di questa uscita de Le api dell’Invisibile riecheggia quello dell’opera che oggi vogliamo presentarvi.

Istantanee d’eternità, edita da Crossing Poetry, è una raccolta di poesie di Simone Poma, che in questa sua prima pubblicazione ha raccolto la sua visione del mondo e della realtà. Una visione costruita appunto istante dopo istante, con uno sguardo attento a cogliere della fluidità del reale quei sassolini che interrompono a tratti la corrente, lasciando una scia di bolle nell’acqua limpida. Istantanee d’eternità è un’opera vasta rispetto alle solite pubblicazioni di giovani poeti che compaiono sugli scaffali delle nostre librerie cittadine: l'impressione è quella di un flusso poetico tenuto a lungo privato, che all'improvviso ha sentito il bisogno di riversarsi nella mente di un pubblico di lettori. Questa raccolta ha inoltre il pregio di essere varia: è come se attraverso ogni componimento Simone volesse raccontare un nuovo aspetto del reale, sempre diverso e che, per causa cogente, richiede una voce diversa. Ci troviamo così a ogni componimento di fronte a un tassello di puzzle piccolissimo ma indispensabile a ricostruire il quadro completo. La varietà è data tanto dai toni quanto dallo stile delle singole poesie.

Leggere Istantanee di vita si rivela dunque, per quei lettori che come me dietro al libro cercano l'autore, disturbante. Disturbante però in senso positivo, in quanto capace di destare dalla monotonia della quotidianità, sconvolgendoci con pirotecnici cambi di tono. La penna del poeta infatti si esibisce in capovolte sorprendenti passando, nel giro di due sole pagine, da un tono dolce, incorniciato da un sistema metrico e di rime ordinato, a un'espressione dura, che lascia pochissimo all'immaginazione e colpisce dritto in pancia. La domanda sorge spontanea: chi si cela dietro queste parole? Un bardo della natura o un iper critico osservatore della nostra società?

NUVOLE

Ordine monastico ancestrale

Fondato in tempi dimenticati

Converge al centro da una spirale

In mille soli suoi alleati

Pensieri mutabili nel cielo

Sono sorretti dal buon vento

Si scompongono nell’azzurro velo

Giovani monaci calvi al convento

Banchi di balene sfumate

A filo d’acqua spruzzano alte

In infiniti crepuscoli rinate

Nuotano per diventare adulte

Gonfiore d’oscurità e fulmine

Appesta l’aria elevata

Ruggendo esplosioni di mine

In guerra di pioggia mai terminata

Impurità piacevoli d’infinito

Scritte su libri filosofici

Ricoprono grigie in un minuto

Il sole che risplende geroglifici

In olio su tela sono ritratte

Candide come neve montana

Maestose e regali e astratte

D’una bellezza non umana

Permeate di sapienza superiore

Viaggiano per il mondo selvaggio

Raccontando verità per ore e ore

In incomprensibile ed eterno linguaggio.

In componimenti come questo si può scorgere l'applicazione di quel princiio che William Wordsworth aveva indicato nelle sue Lyrical Ballads, considerate il manifesto della poesia romantica inglese: questo tipo di poesia è uno spontaneo fluire di sentimenti che vengono trascritti nella forma della poesia, dopo essere stati raccolti nella tranquillità della contemplazione del mondo e in particolare della natura. Questa fluidità è data tanto dalla riproduzione nella forma di parole di un'istantanea di realtà catturata dagli occhi del poeta, quanto dalla struttura semplice ma ordinatissima dei versi, che si inseguono tra enjambement e rime alternate, di quartina in quartina.

PARTENDO DAI TUOI OCCHI

Partendo dai tuoi occhi scuri

Sono iniziate visioni irreali

Senza minime presentazioni formali

Rara fata che di me ti curi.

Risplendi in piedi davanti al sipario

Quasi nuda nel vento autunnale

Guardi fissa la mia anima ferale

Investita dal neon del lucernario

Morbida pelle coperta d’arte

Vivide immagini e simboli d’amori

D’inchiostro mortale e dai mille colori

Trasporti la mente da un’altra parte

Un inseguimento stranito è iniziato

Su paradisiache scale mobili

Scucite impacciate sillabe labili

Nascondevano dentro un cuore ghiacciato

Un ultimo saluto di realtà

Insieme con mano e sorriso

Prima del triste voltare il viso

E lasciarmi in tutta la sua beltà

Ancor ora mi tremano i ginocchi

Il tuo fantasma si muove furtivo

Nei lunghi vagoni in cui aspetto schivo

Mentre cerco tra la folla i tuoi occhi.

Ecco che invece con una poesia come Partendo dai tuoi occhi si può esemplificare il genere delle poesie sgnanti di questa raccolta: un gruppo omogeneo, ma sapientemente sparso all'interno del libro, di componimenti che hanno il sapore del mito, quasi ai limiti del vaneggiamento, poesie caratterizzate tra l'altro da una notevole capacità evocativa.

ADDIO

Con un proiettile in testa

Me ne vado tranquillo

Illacrimata sepoltura mi resta

Nemmeno di tromba uno squillo

E per tutti sarà gran festa

Aiutatemi fantasmi immortali

A raggiungere il grande obiettivo

Dopo morto sgozzato e con ali

Di fuoco e con penna in mano scrivo

Memorie malate e irreali

Col cuore solo e da una lancia trafitto

Siamo accusati noi poveracci

Ai tubi dell’acqua giù dal soffitto

Penzolo impiccato con stracci

In monolocale preso in affitto.

SOLTANTO UN’OMBRA

Un vecchio uomo passeggiava per la strada

Reggendosi spoglio al bastone d’ebano

I raggi estivi duri picchiavano

Sulla sua ingenua testa rada

Occhi a mandorla smarriti

Da finestre in luminosa notte

Dal pianto non s’udirono voci rotte

Monumentali palazzi furono inceneriti

In un eterno istante ansante

Nessuna stilla purpurea versata

Una famiglia sulla culla neonata

E il grido vuoto di un infante

La città inghiottita in un boccone

Dalla pioggia di luce nefasta

Soltanto una misera ombra è rimasta

Del vecchio uomo col bastone.

Per concludere questi assaggi possiamo parlare, infine, di Addio e di Soltanto un'ombra: due componimenti lontani per ambientazione temporale e geografica, ma accomunati da uno sguardo attento alla concretezza della realtà, attuale e passata. Uno sguardo che è consapevole critica sociale ed esistenziale, nel segno di una poesia che non si limita a essere esteticamente piacevole, ma che vuole anche scuotere le nostre convinzioni.

Chi è dunque Simone Poma? Penso sia impossibile giungere a una risposta univoca, ci si dovrà accontentare piuttosto di fronteggiare la sua poesia dura e dolce allo stesso tempo, finendo col sapere di lui solo quello che la nostra mentalità di lettore ci permette di immaginare. E' un pò questo, in fondo, il mirabile della poesia: ci parla e non sappiamo da dove, ma sappiamo che la sua voce ci diventa familiare, come quella di un vecchio amico.

Istantanee d'eternità è una selva di poesie, segnata dai plurimi senteri che Simone ha intrapresto, o anche solo immaginato. Spero che possiate affezionarvi ai versi di Simone come è capitato a me e incrociare nelle tante pieghe della sua scrittura un tratto dei suoi sentieri d'eternità da percorrere insieme.

NOTA BIOGRAFICA

Simone Poma, 21 anni. Ho frequentato l’istituto tecnico Maggiolini di Parabiago, indirizzo ragioneria. Terminati gli studi ho lavorato per due anni in una banca e da quest'anno frequento la facoltà di Lettere a Milano. Ho iniziato a scrivere quasi appena iniziata la scuola come sfogo personale. Piano piano questa passione si è trasformata ed evoluta fino alla pubblicazione di una raccolta dei miei componimenti tramite Crossing Poetry.

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