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'Chi', Intelligenza Artificiale, Onomatopea e Parole Nuove


Il punto più critico della poesia è la domanda 'chi' perché la poesia non è un percorso soggettivo. Ebbene, anche se per alcuni è soggettivo, non possiamo mai chiedere "a chi" appartengono gli effetti del capolavoro. L'arte e la letteratura hanno effetti postumi simili a quelli di una valanga. Non sappiamo mai chi ottiene cosa da quello che abbiamo passato nel periodo di creazione. Si dovrebbe creare per aprire strade nelle menti, non per perdersi solo in una prospettiva. La poesia è solo all'interno dell'arte e della filosofia. Ma una cosa è totalmente ignorata nella creazione della poesia che è sia scienza che sinestesia. Se ci chiediamo, per esempio, in che modo siamo compresi dalle nuove generazioni, ci renderemo conto che la matematica della mente in termini di Competenza Linguistica è una curva che può piegarsi per unirsi alla vita reale giorno dopo giorno. Non possiamo omettere la prospettiva della geometria. Non riceviamo le parole solo per loro natura. Indossiamo una disciplina che sceglie il loro colore che è anche il confine della poesia.


Pensiamo a qualcuno che guarda fuori dalla finestra ricordando i vecchi tempi con il suono della pioggia. Quell'immagine è essa stessa poesia, ma il fatto è che se si vuole premere il pulsante per l'eternità, l’innesco che costruisce la capacità stare nell'angolo giusto da descrivere è ciò che chiamo 'Geometria Poetica'. Maggiore è la mancanza di conoscenza scientifica, maggiore è la mancanza di conoscenza della storia, più si è lontani dall'angolo giusto.


Quindi, se non si ha il posto giusto dove stare, allora non c'è la persona giusta per fotografare il momento con le parole. 'Chi' significa molto prima di 'Perché' e 'Come' poiché la posizione del creatore è la chiave. Se la persona non è quella giusta, significa che la poesia non ha valore. Se pensiamo come Deleuze, possiamo vedere meglio quel tocco originale allo schermo esistente: ripetere non è un talento poetico. Quando arriviamo al punto di un Progettista di Verità, allora la domanda si trasforma in 'come' e 'perché' sotto tutte le cose che scriveremo a favore e contro.


L'atemporalità è una caratteristica dimensionale della poesia. Coraggiosa, forte e sempre nuova in termini di creatività. Proprio qui c'è un bisogno di potere per fare eco alla proiezione della mente nel linguaggio. Quell'arte è la poesia. La proiezione della foto delle osservazioni e della comprensione dell'universo nella Scienza del Linguaggio usando l'arte della Poesia.


Come le lingue si uniscono:


La natura, la tecnologia e l'arte costruiscono per noi un grattacielo da usare nella comprensione di tutto ciò in cui sta questo punto oltre la vecchia intelligenza. Voglio dire che un medico, un ingegnere e un insegnante hanno bisogno di un mezzo di trasporto nella comunicazione che è il modo in cui la poesia apre veramente. La lingua giapponese apre un cammino e la lingua inglese costruisce le cellule di tempo sopra la distanza di cui abbiamo bisogno per andare avanti. O la lingua turca prende in prestito nuove parole dalla lingua francese, che non rappresentano un'agonia in termini di preoccupazioni linguistiche delle nazioni, dato che per ora dobbiamo seguire una nuova mappa. La poesia dà ai semi la ricetta della libertà per tutti.


Gencer Aytüre

Traduzione di Valeria Citterio – Revisione di Laura Garavaglia


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'Who', Artificial Intelligence, Onomatop
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Photo by Casey Horner on Unsplash

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