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Il poeta Vito Trombetta (Italia) il 30 aprile a Europa in Versi


I poeti leggono i poeti: pubblichiamo la presentazione a cura di Wolfango Testoni del poeta italiano Vito Trombetta che parteciperà al Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi.

VITO TROMBETTA

Sarebbe fin troppo facile, per chi non legge poesia, chiamare Vito Trombetta poeta dialettale dimenticando che è il modo e l'intenzione con cui si usa tale lingua – nello specifico il dialetto di Torno – a fare la differenza tra il semplice intrattenitore, il “provinciale”, e il poeta che, per motivi non solo culturali, sceglie un linguaggio parallelo alla lingua ufficiale per dire “altro”. Vito Trombetta non è un poeta dialettale ma un poeta che scrive in dialetto perché in esso ritrova il cammino mai finito delle origini e il sapore di una lingua viva che, strumento caldo, incarna uomini luoghi e storia. E' partendo da queste realtà che Vito Trombetta indaga i grandi temi che da sempre si presentano alla poesia. Una ricerca poetica, la sua, del sacro o, meglio, citando Steinbeck del “Dio sconosciuto”. Da qui i suoi pellegrinaggi reali – Compostela, Canterbury – e poetici, attraverso territori non solo geografici ma anche e soprattutto interiori che danno alla sua poesia un corpo udibile. Poesia che scava anche le quotidiane abitudini con la sottile ironia di chi, con occhio disincantato, non cerca la letteratura ma l'incontro, la mai risolta complicità con le cose fatta di giocosità e drammi e, citando da “La sala bianca” può anche accadere che, in questa recita che è la vita ” … se la vuluntà scanchigna/ restum chi 'namò/ per ann ann/ a spartiss l'incumbenza/ de' la cuscienza e de' l'ingann.”


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