I poeti leggono i poeti: pubblichiamo la presentazione a cura di Wolfango Testoni del poeta statunitense William Wolak che parteciperà al Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi.
WILLIAM WOLAK
La poesia di William Wolak, si insinua in quella terra desolata che vive di ricostruzioni e incontri. Una terra dove i corpi e le cose portano le tracce di una violenza che, oltre ad essere memoria del vivere, è anche scrittura indelebile di un possibile riscatto: “Tocca la cicatrice, e/ offrirà consigli sorprendenti”.
Le parole di William Wolak si rivolgono a un Tu che è tutti noi, un Tu che, grazie alla poesia, è anche specchio. L'autoritratto, allora, si fa ritratto e viceversa: “Ti descrivo per spiegare me stesso;/Tu sei il contesto delle mie possibilità” . Poesia che affronta anche il difficile tema dell'amore senza mai cadere nel sentimento facile perché, attraverso la parola, si tocca la traccia originaria degli accadimenti, il sentiero che raccoglie ciò che si disperde. La poesia, come dice il poeta: “Aiuta a raccogliere tutto ciò che perso o inutile/ con parole che proteggeranno/ ciò che è più vivo./”