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Il poeta Saeid Hooshangi (Iran) il 30 aprile a Europa in Versi


I poeti leggono i poeti: pubblichiamo la presentazione a cura di Wolfango Testoni del poeta iraniano Saeid Hooshangi che parteciperà al Festival Internazionale di Poesia Europa in Versi.

SAEID HOOSHANGI

Poeta iraniano, laureato in Filosofia e Letteratura, ha conseguito un dottorato presso l’Universidad Complutense di Madrid. Il suo lavoro è ispirato dalla lingua, dalla letteratura e dalla religione preislamica iraniane. Lavora come professore di lingua e letteratura persiane presso l’Universidad Complutense di Madrid; inoltre ha pubblicato numerosi libri sulla lingua e cultura persiane e un libro bilingue di poesie Destino Desértico che ha attirato l’attenzione di lettori e critici.

Le parole di Saeid Hooshangi viaggiano attraverso spazi intervallati da brevi incontri, presenze, vorrei quasi dire miraggi. Una poesia che attinge da immagini apparentemente senza tempo ma che vivono l'attualità del simbolo.

Il fuoco, la luna, l'acqua, sono il grado primo di ambienti e situazioni ben più vaste e se il fuoco si fa sole o Fenice, il sole si fa tempo che si nutre di parole pregne di attesa e speranza: “Recitiamo silenzio o rabbia sotto forma di poesie./ Puoi far scomparire la poesia/ ma, cosa farai del mio silenzio?/”. Dunque, una poesia che “dice” l'inesauribile protesta dell'atto poetico e, in ultimo, nonostante ogni censura, del silenzio che non dorme ma afferma il valore della parola, perché “I profeti del silenzio sono i nuovi interpreti della storia vivente.” L'Iran, i suoi paesaggi urbani poeticamente sul confine del deserto che è terra e pagina, è anche, nella poesia di Hoosangi, la memoria di ogni luogo, luogo ove è ancora possibile unire l'intimità alla responsabilità poetica e civile.


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